Nelle ultime settimane mi è capitato spesso di sentire (e di fare a mia volta) ragionamenti ben poco ottimistici a proposito dello scenario attuale e futuro, in particolar modo dal punto di vista professionale.
Centinaia di migliaia di precari hanno già perso - o sanno/temono di perdere - il loro posto, molti impiegati col posto fisso (l'"invidiatissimo posto fisso") si sono visti ridurre lo stipendio anche del 20/25%.
Le dinamiche aziendali sono improvvisamente impazzite e quando si esce dall'ufficio alle 18:00 non si sa che condizione si troverà l'indomani mattina alle 09:00... e le previsioni degli economisti, sociologi ed esperti invitano a non nutrire speranze di miglioramento almeno fino a tutto il 2009.
Ci fiondiamo ai prossimi casting di "Amici" o "X-Factor" o "Grande Fratello" perché al momento sembrano gli unici trampolini di lancio verso il successo (o verso 300mila euro senza quasi muovere un dito)? Ci votiamo a Padre Pio sperando che ci faccia la grazia di conservare lavoro e dignità?
Più pragmaticamente, facciamo quelli che conoscono lo stato delle cose e, anche in una situazione di crisi, sanno dove rivolgere lo sguardo per continuare a cercare un'opportunità di carriera. Perché se alcune professioni segnano il passo e vengono travolte o superate, ce ne sono altre che - spesso frutto dell'intraprendenza, della creatività - stanno emergendo ma nessuno le conosce perché non se ne parla.
Sono 100, le più nuove e le più richieste in tutti i settori, e sono contenute in Jobbing, la guida per costruire, inventare o reinventare il proprio percorso di lavoro.